Weekend d’Autunno: Sapori d’Italia vi racconta Torino
Torino, il fascino di una Capitale. Scoprite di più.
Fine, elegante, regale a volte un po’ malinconica: ecco Torino che nel pieno della stagione autunnale rivela il meglio di sé e che, per un “soffio”, non è diventata ancora una volta Capitale.
La capitale sabauda è stata infatti in finale al concorso “Capitale Verde 2022“; il titolo viene assegnato ogni anno dalla Commissione europea e premia la città che più si è impegnata a tutelare l’ecosistema urbano e a ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici, proponendosi come modello di riferimento per altre città.
Ma perché Torino è così green?
I LUOGHI
Le ragioni sono da ricercarsi nella storia. L’inizio può considerarsi il 1559, l’anno del trasferimento a Torino della capitale del Ducato di Savoia su decisione di Emanuele Filiberto. I Savoia allargarono i confini della città e iniziarono a costruire ville extraurbane con sontuosi di giardini destinati alla caccia e alle feste della famiglia regnante e della corte. Il processo continuò poi nell’Ottocento con la costruzione di lunghi viali alberati che collegavano le varie parti della città, rendendo il contesto urbano più grandioso.
Decidiamo quindi di percorrere Torino attraverso alcuni dei suoi parchi che nella stagione autunnale risplendono nei loro colori caldi e dorati.
Il Parco del Valentino fu il primo parco pubblico cittadino; nel ‘600, quando fu eretto il castello omonimo come residenza estiva dei Savoia, da semplice parco fluviale del Po divenne cornice di esposizioni nazionali ed internazionali.
Arriviamo al Parco della Pellegrina, il più grande parco cittadino, attraversato dal fiume con due laghi artificiali e uno stagno naturale, particolarmente amato dai torinesi.
E ancora il Parco Colonnetti, sede del primo aeroporto torinese fino al secondo dopoguerra, è stato riqualificato strizzando l’occhio ai bambini (Cittadella dei Bambini è un’area attrezzata di circa 1000 mq!) e ai percorsi naturalistici.
Scoiattoli, anatre di varie specie, germani reali, usignoli di fiume, rospi smeraldini…siamo nel centro di Torino nel Parco Cavalieri di Vittorio Veneto, per molti torinesi conosciuto con l’antico nome di Piazza d’Armi, una delle piazze destinate, nella storia della città sabauda, ai raduni delle truppe e alle loro parate. Del resto una porzione di parco (quella centrale) è rimasta ad uso esclusivo militare.
Concludiamo il percorso nel Parco Ruffini, interamente pedonalizzato, dalla vocazione spiccatamente sportiva fin dalla sua inaugurazione negli anni ’20 con l’intento di dar vita ad un “nuovo Valentino”.
I SAPORI
Lo sapevate che a Torino sono state inventate specialità che si sono poi diffuse (e sono state imitate!) in Italia e nel mondo?
Il Tramezzino, uno dei panini più mangiati al mondo, è nato proprio a Torino, in uno dei caffè storici situato nei pressi di Piazza Castello. E così il Vermutt, il vino liquoroso aromatizzato, nato dalla genialità del noto distillatore italiano Antonio Benedetto Carpano.
E possiamo continuare… Il Pinguino, il gelato da passeggio su stecco, una delle invenzioni più golose e imitate; il Grissino, nato dalle mani del fornaio di corte per dare al Re qualcosa di più digeribile; lo Zabaione (sanbajon) dal nome di San Pasquale Bavon, il religioso inventore divenuto poi protettore di cuochi e pasticceri; il golosissimo Gianduiotto, lo Spumante Italiano, nato dall’introduzione del metodo champenois nella lavorazione del moscato ad opera di Carlo Gancia.
LA CUCINA
La cucina torinese è straordinariamente ricca di suggestioni che derivano dal connubio fra l’origine contadina, le evoluzioni raffinate della Corte sabauda, le influenze della cucina francese e tradizioni culinarie del Sud; fatta di tanti ingredienti, sapori “robusti” e preparazioni spesso lunghe ed elaborate, la cucina piemontese conquista il palato dall’antipasto al dolce.
Tra i più classici antipasti della cucina piemontese, il vitel tonné, un piatto gustoso che ha fatto il giro d’Italia. Passando ai primi piatti, imbarazzo della scelta tra i tajarin, sottili tagliatelle all’uovo spesso impreziositi dal tartufo bianco, e gli agnolotti, caratteristica pasta all’uovo ripiena di carne arrosto.
Il più regale dei secondi? Il brasato al Barolo, uno dei piatti piemontesi per eccellenza dove la regina delle carni incontra il re dei vini.
Per concludere in dolcezza…il Bonet (pronunciato bunet), un antichissimo budino piemontese realizzato con zucchero, uova, latte, cacao, rum e amaretti secchi.
Piatto unico, simbolo di convivialità, un vero e proprio rito, particolarmente adatto al periodo autunnale, è la Bagna Càuda, salsa a base di aglio, olio extravergine d’oliva e acciughe dissalate, in cui intingere verdure crude e cotte.
LE BOTTEGHE
Ferrarini e il suo Prosciutto Cotto vi portano alla scoperta di botteghe d’eccellenza, partendo dal centro storico, spostandosi ai comuni della città metropolitana fino alla montagna.
Non mancate di farvi visita!
L’Angolo della Gastronomia, Via Oropa 116/C, Torino – Dove trovarci
Tra le migliori gastronomie a conduzione familiare di Torino dove i clienti, anche i più esigenti, ritrovano un assortimento di altissima qualità: cibi biologici, specialità “fatte in casa” e il top dei prosciutti cotti Ferrarini, il Big Storico e il Gran Fiocco, fatto con la carne migliore, la stessa utilizzata per il culatello stagionato.
Il Panatè, C.so Agnelli 24/F, Torino – Dove trovarci
Piccola, storica panetteria, nelle immediate vicinanze del Lingotto, dove ritrovare la fragranza del pane di una volta da gustare con il prosciutto cotto e il prosciutto crudo Ferrarini.
Alimentari Stefano, Piazza Gino Pistoni 18, Ivrea – Dove trovarci
Nel cuore della città, dal 2018 Patrimonio Mondiale UNESCO, un punto vendita storico, tutto all’insegna della tradizione. Per questo sceglie il Big Storico Ferrarini, il prosciutto cotto, fatto come una volta: il top di gamma!
Gastronomia Grani di Pepe, Via S. Rocco 20, Orbassano (TO) – Dove trovarci
Gastronomia artigianale Ristorante: così si legge nell’insegna dal sapore di una volta.
Eccellenze regionali, ricette tradizionali, prodotti artigianali da gustare seduti o da portare a casa come il Gran Fiocco Ferrarini e il Parmigiano Reggiano, la cui bontà prende forma nei terreni delle Fattorie Ferrarini.
Panetteria da Carmela, Piazza Giovanni XXlll 12 Grugliasco (TO) – Dove trovarci
Nel centro di Grugliasco, da tutti è apprezzato per la disponibilità del personale, giovane, dinamico, particolarmente vocato per il catering, attento alla qualità dei prodotti; per questo sceglie il prosciutto cotto e il prosciutto crudo Ferrarini.
Macelleria Claudio, Via Giacomo Matteotti 20, Coazze (TO) – Dove trovarci
Nel fresco paese di montagna, meta anche di villeggiatura, questa accogliente macelleria storica dall’assortimento genuino e di qualità: il Prosciutto Cotto Selezione Accademia e il prosciutto di Parma Big Storico (il top di gamma!) sono i protagonisti del banco salumi.
Macelleria Salumeria da Lillo, Via Regio Parco 37, Settimo Torinese (TO) – Dove trovarci
“Ci prendiamo la responsabilità di essere la macelleria di qualità”, così amano definirsi i titolari, giovani, sensibili alle novità e alla soddisfazione dei propri clienti. Per questo scelgono aziende attente alla qualità e alla sicurezza come Ferrarini con il suo Prosciutto Cotto di Alta Qualità Ferrarini.
Vi siete persi qualche tappa di Sapori d’Italia? Andate al nostro blog e farete un gustosissimo viaggio attraverso il nostro Paese accompagnati dal prosciutto cotto Ferrarini!
Fonti:
https://www.iviaggidimanuel.com/2016/11/torino-citta-green-i-5-parchi-comunali.html
https://www.guidatorino.com/torino-cosa-mangiare/
https://www.guidatorino.com/le-8-delizie-culinarie-nate-a-torino-ed-esportate-nel-mondo/
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